Crystal Bone: dall’intelligenza artificiale un nuovo strumento per i pazienti con osteoporosi

Crystal Bone: dall’intelligenza artificiale un nuovo strumento per i pazienti con osteoporosi

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È in fase di sviluppo un algoritmo che sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per individuare in anticipo il rischio di fratture nei pazienti affetti da osteoporosi.
Giovane, laureata in Informatica a Princeton e animata dall’entusiasmo di chi vuole aiutare le persone a vivere un’esistenza sana e serena. Con queste premesse, Yasmeen Almog, appena entrata in Amgen si è focalizzata sulle nuove opportunità offerte dalle innovazioni digitali per mettere a punto nuovi ed efficaci strumenti per sostenere il lavoro dei medici e migliorare la vita dei pazienti. Al centro dell’attenzione l’intelligenza artificiale e gli algoritmi utilizzati dai social media e dai motori di ricerca per analizzare i dati e creare modelli predittivi.
Da questo impegno è nato Crystal Bone, un algoritmo attualmente in fase di sviluppo in grado di supportare il personale sanitario nell’identificare tempestivamente il rischio di fratture nei pazienti con osteoporosi, anche nel breve e brevissimo periodo. L’ispirazione nasce da un oggetto che fa parte ormai della nostra quotidianità come lo smartphone, in particolare gli algoritmi che consentono il testo predittivo quando scriviamo i nostri messaggi. “Crystal Bone fa la stessa cosa”, ha affermato Yasmeen Almog, “ma il contesto sono i codici di diagnosi dalle cartelle cliniche elettroniche di un paziente e la previsione è la probabilità che subiranno una frattura entro un certo periodo di tempo.”
Crystal Bone sfrutta inoltre le enormi potenzialità offerte dalla gestione dei dati attraverso l’intelligenza artificiale, già ampiamente sfruttate in ambito informatico e commerciale ma ancora poco diffuse in medicina. Come sottolineato da Mary Oates, Medical Director di Amgen, “Attualmente, gran parte dell'intelligenza artificiale utilizzata in campo medico è incentrata sull'analisi delle immagini, come la lettura dei raggi X, per esempio allo scopo di individuare le fratture nei pazienti con osteoporosi. Crystal Bone è il primo strumento in grado di collegarsi alle cartelle cliniche elettroniche e utilizzare codici di diagnosi per aiutare a prevedere il rischio di fratture e acutizzazioni”. Le stimolanti prospettive terapeutiche legate al nuovo algoritmo hanno recentemente catturato l’attenzione del mondo scientifico e i primi risultati registrati con la sua applicazione sono stati pubblicati sul Journal of the Endocrine Society.
Crystal Bone rientra nell’ambito di innovazioni che gestiscono una grande mole di dati sensibili. Il tema della privacy non è quindi secondario, ma in questo senso il nuovo algoritmo garantisce l’assoluta tutela delle informazioni personali dei pazienti. Crystal Bone è infatti progettato per essere integrato nelle cartelle cliniche elettroniche esistenti e non richiede alcun trasferimento dei dati dei pazienti protetti ad altri sistemi: “L’algoritmo e il software associato saranno installati e protetti dal team IT del fornitore”, ha ricordato Chris Andersen, direttore del programma Crystal Bone e direttore di Technology Strategy & Innovation in Digital Health. “Né Amgen né altre aziende con cui collaboriamo avranno mai accesso ad alcuna informazione sanitaria personale né ai dati identificativi del paziente.” Una volta ultimato il test di validazione e sviluppato, l’algoritmo potrebbe rappresentare un importante passo avanti per la gestione efficace dell’osteoporosi e la riduzione dell’impatto della patologia, oltre che un promettente e stimolante “input” per l‘applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito clinico.
 

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